Test Barcellona 2020

A Montmelò, in Spagna, si sono conclusi ieri i test invernali dei team di F1, i quali hanno potuto girare sul circuito catalano per un totale di 6 giornate. Essendo stati gli unici giorni in cui i team potevano provare le vetture prima dell’inizio del campionato, questi test sono stati fondamentali per comprendere pregi e difetti delle monoposto e per verificare in pista i dati ottenuti con la galleria del vento.

I big team, Mercedes, Red Bull e Ferrari, sono quelli che si sono nascosti di più e che lasciano aperte molte questioni.

Le frecce d’argento sono sicuramente ancora le vetture da battere e hanno lasciato a bocca aperta tutto il Paddock quando hanno mostrato il loro nuovo sistema per modificare la convergenza delle ruote, il DAS, attraverso il movimento del volante. Non è da dimenticare, però, che hanno avuti diversi problemi, ben 5, alle Power Unit da loro costruite, di cui 2 riscontrati sulla Williams.

La Red Bull sembra al momento essere la vettura che può contrastare la Mercedes, sia per il buon passo gara fatto registrare, sia per il tempo sul giro secco. La Power Unit Honda, inoltre, sebbene abbia avuto anche essa qualche problema, sembra ulteriormente migliorata.

La Ferrari rimane un grandissimo punto interrogativo. Da un lato, i tempi fatti segnare nella simulazione di passo gara fanno ben sperare, ma dall’altro è chiaro un grosso problema di “drag”, resistenza all’avanzamento, in rettilineo, a favore di una maggiore velocità nelle curve. Ciò che fa preoccupare più di tutto, tuttavia, sono le parole di Binotto in conferenza stampa, il quale ha dichiarato che la Ferrari a Melbourne non avrà la prestazione per lottare per la vittoria.

Nel mid-field, invece, la Racing Point si è dimostrata la quarta forza, almeno nella prima parte di stagione, soprattutto grazie alla evidente somiglianza con la W10, la Mercedes dell’anno scorso. Renault, Alpha Tauri e McLaren lotteranno duramente tra di loro, mentre Alfa Romeo, Haas e Williams sembrano decisamente più indietro.

Ormai mancano solo più due settimane a Melbourne (sempre che si disputi il Gp visto il diffondersi del Coronavirus),ma i dubbi sulle effettive prestazioni delle vetture sono ancora molti.

Solo la pista ci darà una risposta reale e noi non vediamo l’ora

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